10 alberi che colorano l’autunno nel Parco Dolomiti Friulane
L’autunno, si sa, ama i colori e le escursioni in questa stagione attirano la curiosità sul paesaggio trasformato che diventa spettacolare. Stiamo parlando del mutamento cromatico dei boschi quando le piante a foglie caduche cambiano colore prima della perdita stessa dell’apparato fogliare per prepararsi a un periodo invernale di riposo. Il fenomeno è anche soprannominato Foliage, dal francese.
La particolarità nel cambio di colori autunnali nel Parco delle Dolomiti Friulane è sorprendente. Nel giro di poche settimane il fenomeno si fa sempre più intenso e i boschi mutano tingendosi delle sfumature più svariate che vanno dal giallo, al rosso, al bruno. Una danza di colori che affascina ogni anno appassionati, turisti e la stessa gente delle valli.
Per godere della bellezza dell’autunno non serve avventurarsi in difficili itinerari ma basta passeggiare a fondovalle oppure alle volte costeggiare le strade principali osservando i pendii delle montagne che vediamo intorno.
Abbiamo chiesto alla nostra guida alpina e dottore forestale Daniele Geremia quali sono le piante in cui spiccano di più le differenze cromatiche nel nostro parco naturale.
Ecco i 10 alberi che potete divertirvi a fotografare in questo periodo “colorato” anche se si dice che le fotografie non rendano giustizia alla bellezza dei colori:
1. Larice (Larix decidua) l’unica conifera d’alta quota che perde gli aghi in autunno, si colora dapprima di giallo fino ad arrivare a un rosso acceso.
2. Faggio (Fagus sylvatica) questo albero maestoso è subito riconoscibile per la sua corteccia liscia. Le foglie si colorano omogeneamente verso fine ottobre partendo dal giallo e diventando sempre più scure e lucide fino al marrone acceso.
3. Acero di monte (Acer pseudoplatanus) un albero con una grande capacità di adattamento e molto diffuso nei nostri boschi montani di latifoglie. Ha una foglia particolare e facilmente identificabile che nel periodo di ottobre si tinge di giallo fino ad arrivare a un rosso vivo molto appariscente.
4. Ciliegio selvatico (Prunus avium) questo albero non è spettacolare solo quando fiorisce in primavera o quando si riempie dei suoi frutti rossi in estate ma mantiene la sua bellezza anche in autunno, quando le sue foglie si colorano mantenendo a lungo il loro rosso rovente.
5. Sorbo montano (Sorbus aria) cresce nelle radure e ai margini dei boschi. Le sue foglie sono caratteristiche e riconoscibili perché molto pelose, molto belle quando vengono scosse dal vento. Il colore autunnale tende al bruno ma cadono presto dal ramo.
6. Sorbo degli uccellatori (Sorbus aucuparia) ama i luoghi soleggiati e i boschi poco fitti. La corteccia diventa arancione quando è bagnata mentre da asciutta è grigia. I suoi frutti attirano gli uccelli anche in autunno. Le foglie, come per il Sorbo montano, prendono un colore bruno e tendono a cadere presto.
7. Frassino (Fraxinus excelsior) predilige i terreni fertili, freschi e profondi. Le foglie hanno la caratteristica di essere opposte e mutano a partire da ottobre diventando prima giallo scure e poi marroni appena prima di cadere.
8. Betulla (Betula pubescens) è un albero snello facilmente identificabile per i suoi ramoscelli pelosi e la corteccia che si sbuccia in falde cartacee. Le foglie sono grossolanamente dentate e in ottobre diventano di color giallo per tramutarsi in marroni prima di cadere.
9. Carpino nero (Ostrya carpinifolia) è un albero dalla chioma raccolta e un po’ allungata. Le sue foglie sono molto seghettate e hanno nervature parallele molto marcate. Si colora di giallo a inizio autunno per poi diventare bruno.
10. Ontano bianco (Alnus incana) è un albero dalla corteccia liscia grigia o giallastra con piccole intagliature. Le foglie sono molto appuntite e molto seghettate. Diventano gialle a ottobre per poi avvicinarsi al marrone prima di cadere.
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N.D.