LA FAUNA

Il patrimonio faunistico del Parco Naturale Dolomiti Friulane è molto ricco: ciò dipende soprattutto dalla variabilità ambientale di questa fascia alpino-montana e dalla scarsa antropizzazione del territorio.

Il Parco Naturale Dolomiti Friulane  ospita popolazioni stabili di: camosci, caprioli, marmotte, galli cedroni, galli forcelli, cervi ed una consistente colonia di stambecchi in continua espansione.

Segno dell’elevato grado di naturalità dell’ambiente del Parco Naturale Dolomiti Friulane è la densità di popolazione dell’aquila reale; in ogni vallata si stima la presenza di una coppia nidificante.

Il Parco Naturale Dolomiti Friulane è una delle aree protette dell’arco alpino nord-orientale con una notevole variabilità ambientale e uno scarsissimo impatto antropico. Alcune zone molto impervie sono il regno incontaminato degli animali e la presenza umana è ridotta al minimo.

Grazie a queste caratteristiche ambientali e a un’oculata gestione il Parco Naturale Dolomiti Friulane ospita numerose popolazioni di animali ad elevato valore biologico come ad esempio l’Aquila reale, lo Stambecco, il Falco pellegrino, la Marmotta, etc.
Per molte di queste specie il Parco Naturale Dolomiti Friulane sta portando avanti degli specifici progetti di ricerca che prendono in considerazione sia gli aspetti tipicamente eco-etologici e di biologia della specie che quelli di tipo sanitario (Piano di monitoraggio sanitario e Centro recupero rapaci di Andreis).

La presenza degli ungulati, della martora e del tasso si può riferire a tutto l’ambito considerato, mentre l’orso è stato più raramente segnalato sia in base a recenti avvistamenti (1997), sia in base a diversi indici di presenza. L’area, peraltro, ha una notevole vocazionalità per la specie. Anche la puzzola è ancora presente nei fondivalle, ma non sembra essere per nulla comune. Tra i piccoli mammiferi dev’essere citato Chionomys nivalis, che risulta ben diffuso in tutti i macereti della zona. La presenza del raro Mioxide Eliomys q. quercinus per ora risulta accertata in un’unica località, mentre Muscardinus avellanarius e Myoxus sono diffusi in ogni dove. Particolarmente abbondante la fauna a chirotteri, per ora indagata in modo piuttosto discontinuo in base alla presenza di resti ossei di grotta.

La notevole estensione del Parco Naturale Dolomiti Friulane e la sua scarsa antropizzazione favoriscono la presenza di tutti i tetraonidi presenti sull’arco alpino ed in particolare di gallo cedrone, forcello, francolino di monte, pernice bianca. Nelle zone più meridionali sono presenti rapaci diurni e notturni, come ad esempio il gufo reale, il biancone, il falcone pellegrino e il nibbio bruno.

Notevole è la densità di popolazione dell’aquila reale stimabile in 8 coppie nidificanti all’interno del Parco Naturale Dolomiti Friulane o ai suoi margini. Trattandosi di un super-predatore piuttosto eclettico nella dieta alimentare, tale presenza testimonia una buona complessità della catena trofica comprensiva di mammiferi ungulati, roditori e specie ornitiche anche di rilevanza internazionale. Non mancano osservazioni di grifone, mentre va sottolineata la buona consistenza di specie legate ad habitat forestali poco disturbati, come il falco pecchiaiolo, il picchio nero, la civetta capogrosso e la civetta nana.
Sono anche presenti, seppure in misura ridotta rispetto all’area orientale della regione, anche specie di enorme importanza quali il re di quaglie e la coturnice.