17. Sentiero della Nongola
e della Moliesa

Gli antichi sentieri della Nongola, di Sant’Antonio e di Moliesa collegano l’abitato di Casso al fondovalle, ed un tempo erano fondamentali per consentire alla popolazione di raggiungere, attraversando il torrente Vajont, i prati, i pascoli e i boschi del Monte Toc, posti sul versante opposto.

COMUNE

ERTO E CASSO

PARTENZA

FRANA MONTE TOC

ARRIVO

FRANA MONTE TOC

PERIODO CONSIGLIATO

APRILE – OTTOBRE

TEMPO DI PERCORRENZA

2 – 4 ORE

PUNTI DI APPOGGIO

ASSENTI

Si parte dall’ampio parcheggio posto sulla frana del Monte Toc. Una volta attraversata la strada regionale e raggiunto il vicino punto di ristoro Bar La Roccia, si imbocca il sentiero della Nongola. Il sentiero si sviluppa superando alcune bancate rocciose senza difficoltà, per poi portarsi tra i prati panoramici fino a raggiungere l’abitato di Casso, dove le case antiche, i portali, le vie strette, i tetti in pietra, i terrazzamenti circostanti ne raccontano la storia antica (un primo nucleo sembra essere presente già nel XIV secolo mentre un abitato vero e proprio esiste dal XVI secolo). Una volta superate le ultime case in direzione ovest si imbocca il “Sentiero della Moliesa” che nella parte alta coincide con l’antico Troi de Sant’Antoni per poi dividersi da questo e scendere fino ai resti dei cantieri della Diga del Vajont. Lungo il percorso sono presenti diversi punti panoramici dai quali è possibile osservare la Diga del Vajont, l’intero complesso della grande Frana del Monte Toc, la Valle del Piave e l’abitato di Longarone: è un itinerario fondamentale per avere un quadro generale delle dinamiche della catastrofe che segnò la valle nel 1963.

Monte Toc e frana

Muri a secco

Diga del Vajont