Il bosco
- Funzione produttiva (produzione di legno, di cellulosa, di sughero, di resine, di distillati)
- Funzione protettiva (azione antierosiva – regimazione delle acque superficiali e sotterranee, azione consolidatrice, azione frangivento e di barriera a valanghe e frane)
- Funzione ricreativa (luogo di svago – passeggiate, escursioni, di caccia, di raccolta funghi, di osservazione di flora e fauna)
- Funzione di regolatore ambientale e funzione igienica (produzione di ossigeno, depurazione dell’aria e dell’acqua, variazione dei movimenti dell’aria, modificazione del clima locale)
- Funzione naturalistica (serbatoio di biodiversità) costituito da molte specie vegetali differenti, dà riparo a molte specie animali – mammiferi, uccelli, rettili, anfibi, insetti, ecosistema complesso
Il bosco è una formazione vegetale complessa che si sviluppa da parecchi metri sotto la superficie del suolo (massima profondità raggiunta dalle radici) alle massime altezze raggiunte dai rami più alti (in natura esistono alberi che possono superare i 130 metri di altezza).
Il bosco è un ambiente naturalisticamente eccezionale; alberi e arbusti offrono riparo a molte specie animali (mammiferi, uccelli, rettili, anfibi, insetti).
Gli alberi producono un‘abbondante lettiera e sono, assieme agli arbusti e alle altre piante, una ricca fonte di cibo per molti vertebrati e invertebrati, anelli fondamentali per la presenza della fauna superiore.
Tipi forestali del Friuli Venezia Giulia
- Orizzonte Basale
Corrispondente ai territori compresi tra il livello del mare e i 200 metri di quota.
serie della lecceta e pineta mediterranea
serie dei querco-carpineti planiziali
- Orizzonte Collinare
Si identifica con la vegetazione delle prime pendici ma anche dell’alta pianura friulane tenendo conto del fatto che il Friuli Venezia Giulia risente moltissimo della vicinanza del mare Adriatico.
- serie della roverella e ostria
- serie dei querco-carpineti collinari
- Orizzonte montano
L’orizzonte montano corrisponde altimetricamente ad una fascia assai variabile a causa, soprattutto, dell’estrema variabilità dell’esposizione de versanti. Di conseguenza, il limite inferiore oscilla da 300 a 400 metri e quello superiore da 700 a 1000 metri sul mare.
- serie di faggio
- serie delle faggete miste ad abete rosso
- serie delle pinete montane
- serie delle peccete montane
- serie degli abetieti
- Orizzonte subalpino
E’ l’orizzonte con cui si conclude, nelle alpi sud-orientali, la vegetazione forestale. Si estende dai 1300-1400 metri fino ai 1600-1700 metri, dove lascia spazio all’orizzonte alpino composto da praterie e dalla vegetazione delle rocce e dei ghiaioni.
- serie delle peccete subalpine
- serie dei lariceti
- serie delle boscaglie a pino mugo e ontano verde
L’esbosco
Tecnica di concentramento dei tronchi di risina. Il limitato attrito legno-legno (migliorabile bagnando la superficie della risina) consente il facile scorrimento del tronco lungo il letto a gronda, allestito con lo stesso materiale. Attualmente vengono anche impiegate “canalette” in lamiera o in materiale plastico.
L’Albero
Gli alberi sono organismi capaci di produrre da sè il proprio nutrimento utilizzando l’acqua assorbita dalle radici, l’anidride carbonica assorbita dalle foglie e l’energia fornita dalla luce solare.
Il risultato finale è la formazione di carboidrati (glucosio) che sono la base per la produzione di amido, cellulosa e lignina. Un altro prodotto di queste reazioni è l’ossigeno che viene liberato nell’aria dalle foglie. Questo processo viene chiamato fotosintesi. Il 90% del peso di un albero è costituito da solo tre elementi: carbonio, idrogeno e ossigeno a conferma che la maggior parte delle materie prime necessarie alla crescita delle piante provengono dall’aria e dall’acqua. I restanti elementi sono presenti in piccole quantità ma sono indispensabili per la costituzione dei tessuti vegetali: azoto, potassio, fosforo, magnesio, ferro… si trovano nel terreno disciolti sotto forma di Sali. Vengono assorbiti dalle radici assieme all’acqua e trasportati sotto forma di linfa grezza fino alle foglie. I prodotti della fotosintesi, che comprendono oltre al glucosio altre molecole derivate successivamente da questo, vengono convogliati in soluzione nella linfa elaborata, che, attraverso il libro, sarà distribuita a tutte le cellule della pianta. L’albero per vivere e crescere, come qualsiasi essere vivente, deve consumare energia. Questa energia viene prodotta “bruciando” una parte delle sostanze organiche prodotte nella fotosintesi. Per fare questo la pianta ha bisogno di ossigeno indispensabile in ogni combustione. La pianta assorbe dall’atmosfera, attraverso le foglie, l’ossigeno necessario alla combustione dei carboidrati e libera all’esterno anidride carbonica. Questo processo è detto respirazione e può essere espresso mediante la seguente reazione chimica. La quantità di anidride carbonica emessa dalle piante durante la respirazione è circa la metà di quella assorbita durante la fotosintesi. Un altro prodotto della respirazione delle piante è l’acqua che viene persa, sotto forma di vapore acqueo, dalle foglie (evapotraspirazione). L’acqua utilizzata durante la fotosintesi e quella persa dalle foglie per evapotraspirazione viene continuamente sostituita da altra acqua assorbita dall’apparato radicale.
- Fotosintesi
l’albero assorbe dal terreno l’acqua e i Sali minerali e dall’aria l’anidride carbonica. Produce così, partendo da sostanze semplici (inorganiche), e con l’aiuto dell’energia solare, sostanze più complesse come i carboidrati.
- Respirazione
l’albero assorbe dall’aria l’ossigeno che gli è indispensabile per a combustione dei carboidrati per produrre l’energia necessaria alla crescita.
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N.D.