PR FESR 2021-2027
b.4.2.1 Interventi di nuova costruzione e ripristino dei sistemi di difesa e protezione dal rischio idrogeologico lungo le aste dei corsi d'acqua in ambito montano

L’Ente Parco è beneficiario di un finanziamento a valere sul:

PR FESR 2021-2027

Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia

Tipologia di intervento finanziato:

b.4.2.1 Interventi di nuova costruzione e ripristino dei sistemi di difesa e protezione dal rischio idrogeologico lungo le aste dei corsi d’acqua in ambito montano

Progetto finanziato: “MESSA IN SICUREZZA E CONSOLIDAMENTO DI VERSANTI DI UN TRATTO DELLA VECCHIA STRADA DELLA VALCELLINA ALL’INTERNO DELLA RISERVA NATURALE FORRA DEL CELLINA PER LA MITIGAZIONE DEL RISCHIO DI CADUTA MASSI” (CUP: I58E25000050009)

Importo: € 1.680.000,00
Spesa ammessa: € 1.680.000,00
Contributo concesso: € 1.680.000,00, di cui 40% contributo UE

Oggetto: L’intervento mira a salvaguardare la vecchia strada della Valcellina (ora ad uso ciclopedonale) e ha la finalità di contrastare il dissesto idrogeologico nella cornice del più ampio obiettivo di conservazione e tutela degli ambienti naturali e paesaggistici dei siti Natura 2000. Il mantenimento di tale viabilità è infatti fondamentale per tutte le azioni di monitoraggio e di gestione attiva degli habitat presenti nella ZSC “Forra del Torrente Cellina”.

Le azioni si inseriscono in un quadro più ampio di valorizzazione del territorio montano promuovendo un turismo ecocompatibile nella Riserva.

Le opere di protezione in previsione hanno lo scopo di migliorare le condizioni di sicurezza da caduta massi dei versanti sovrincombenti la strada che percorre la Forra del Torrente Cellina, le quali andranno ad integrare quelle esistenti. Le opere principali previste sono costituite da rivestimenti delle pareti rocciose con rete e funi ancorate a chiodi, oltre a barriere paramassi metalliche. L’ingombro e l’impatto visivo sarà paragonabile a quello delle opere già esistenti in loco e ormai quasi completamente integrate nella vegetazione arbustiva ed arborea.

Le principali opere previste sono costituite da rivestimenti in rete a maglia esagonale con dimensioni delle maglie molto superiori rispetto al diametro del filo, rese aderenti tramite funi d’acciaio, anch’esse posizionate a maglia quadra molto ampia rispetto al diametro della fune, ancorate a chiodi ben inseriti nell’ammasso roccioso di cui è visibile esternamente solo la parte terminale del diametro di alcuni centimetri. Anche le barriere paramassi metalliche avranno un ingombro e impatto visivo paragonabile a quello delle opere già esistenti in loco e ormai quasi completamente integrate nella vegetazione arbustiva ed arborea.

Tutti i materiali usati sono costituiti da acciaio, talora zincato (reti e funi).