CENTRO RECUPERO RAPACI

Un centro di recupero può essere definito come una struttura deputata alla cura ed alla reintroduzione in natura della fauna selvatica ferita. Le sue finalità sono molteplici.
Il Centro recupero rapaci di Andreis è una struttura del Parco Naturale delle Dolomiti Friulane deputata allo studio, al recupero ed alla reintroduzione in natura di rapaci feriti o in difficoltà.

PER APPROFONDIRE

Struttura di un Centro

Un centro di recupero dal punto di vista strutturale può essere costituito da vari moduli che vengono di solito raggruppati in due zone distinte:

Zona chiusa al pubblico (attualmente non presente ad Andreis)

La maggior parte dei moduli che costituiscono un centro di recupero (ambulatorio veterinario, laboratorio, area di terapia, area di degenza, area di riabilitazione, magazzino) sono chiuse al pubblico e l’accesso a queste aree è limitato solamente agli addetti ai lavori.

Zona aperta al pubblico

La finalità educativa rappresenta uno dei punti cardine dell’attività di un centro di recupero. Per tale motivo un certo numero di moduli costitutivi del centro sono destinati al pubblico (centro visite con sala proiezioni ed eventualmente piccolo museo, voliere per animali irrecuperabili). Vengono effettuate delle visite guidate e delle proiezioni di audiovisivi, attraverso le quali il visitatore apprende quali sono le attività del centro e forniscono molte nozioni interessanti a riguardo della biologia degli animali selvatici. Di seguito i visitatori possono osservare dal vivo alcuni esemplari di rapaci irrecuperabili, stabulati nelle voliere appositamente costruite. Questi animali sono soggetti che per svariati motivi (ferite, traumi, abitudine all’uomo, etc.) non possono essere più liberati in natura.

Il Centro recupero rapaci di Andreis attualmente possiede unicamente voliere disponibili per gli animali irrecuperabili.

Finalità di un Centro

Finalità educative

Rappresentano probabilmente uno tra gli obiettivi più importanti di un centro di recupero. Molte persone e soprattutto i bambini hanno pochissime occasioni di entrare in contatto con la natura e con gli animali selvatici. Il centro di recupero rappresenta un punto di incontro tra la fauna selvatica e l’uomo; la possibilità di osservare da vicino degli animali selvatici rappresenta per i bambini un’emozione ed un’opportunità di crescita conoscitiva unica.

Monitoraggio sanitario – animali selvatici come indicatori biologici

L’esame dello stato di salute di animali feriti, ammalati o in difficoltà che vengono rinvenuti sul territorio, mediante una visita clinica e degli esami di laboratorio, oltre a fornire dei dati importanti sulla salute delle popolazioni selvatiche, permette di valutare lo stato di salute dell’ambiente in cui questi animali vivono e che noi condividiamo con loro. La raccolta di dati sulla salute della fauna selvatica ha quindi delle ripercussioni anche nel campo della salute pubblica.

Recupero e reintroduzione in natura di soggetti appartenenti a specie ad elevato valore biologico (rare)

La cura e la riabilitazione di animali selvatici ad elevato valore biologico (rari) rappresenta uno delle finalità principali di un centro. Tale attività viene svolta di norma da Medici Veterinari specializzati; intervenire dal punto di vista medico su di un’aquila o su di un camoscio richiede delle conoscenze specialistiche che non possono essere estrapolate dalla medicina degli animali da compagnia.

I rapaci ricoverati

I rapaci diurni e notturni che arrivano al Centro recupero di Andreis appartengono di solito all’avifauna del Paleartico occidentale. Provengono soprattutto dal territorio del Parco o dalle aree limitrofe. Le specie che più di frequente vengono ricoverate presso questo centro di recupero sono le seguenti (non in ordine di prevalenza):

Rapaci diurni

Falco pecchiaiolo (Pernis apivorus) – Honey-Buzzard
Nibbio Bruno (Milvus milvus) – Red Kite
Sparviere (Accipiter nisus) – Eurasian Sparrowhawk
Astore (Accipiter gentilis) – Northern Goshawk
Poiana (Buteo buteo) – Eurasian Buzzard
Aquila reale (Aquila chrysaetos) – Golden eagle
Gheppio (Falco tinnunculus) – Common Kestrel
Falco cuculo (Falco vespertinus) – Red-footed Falcon
Lodolaio (Falco subbuteo) – Eurasian Hobby
Falco pellegrino (Falco peregrinus) – Peregrine Falcon
Albanella sp. (Circus sp.) – Harrier

Rapaci notturni

Barbagianni (Tyto alba) Barn Owl
Assiolo (Otus scops) Scops Owl
Gufo Reale (Bubo bubo) Eagle Owl
Civetta (Athene noctua) Little Owl
Allocco (Strix aluco) – Tawny Owl
Gufo comune (Asio otus) Long-eared Owl
Gufo di Palude (Asio flammeus) Short-eared Owl

 

Visualizza schede dei rapaci ricoverati

 

Cause di ricovero

 

Il tipo di patologie osservate nei rapaci è diversa a seconda del tipo di struttura nella quale il veterinario opera (ambulatorio veterinario privato o centro di recupero rapaci)

Molto spesso infatti gli animali che vengono portati in un ambulatorio veterinario privato sono rapaci da falconeria ed uno dei distretti anatomici maggiormente interessati da patologie in questo gruppo di animali sono le zampe.
Al contrario il problema principale dei rapaci selvatici recapitati presso un centro di recupero riguarda le ali.

In un campione di 413 rapaci del Genere Falco e di 767 rapaci diurni appartenenti agli altri Generi presenti in Italia, esaminati in diversi centri di recupero italiani nel triennio ‘92-’94, le patologie alari rappresentavano rispettivamente il 70% ed il 66% delle cause di ricovero.

Area didattica

L’attività didattica è una delle principali finalità di un centro di recupero della fauna selvatica.

Il Centro di recupero di Andreis è vicino al Centro visite del Parco in Andreis. Questa struttura dispone di una foresteria ben organizzata, di un costituendo museo naturalistico, di una segreteria e di una sala conferenze per più di 50 persone, opportunamente attrezzata.

L’attività didattica viene portata avanti sia nel Centro visite che nell’area delle Voliere dei rapaci irrecuperabili. Il flusso di visitatori è costante durante il corso dell’anno con dei picchi durante i mesi primaverili ed estivi durante i quali è possibile, previo appuntamento telefonico con il Parco, disporre di una guida naturalistica per una visita guidata.