Centro visite di Forni di Sotto (UD)

Centro visite di Forni di Sotto (UD)

Orario di apertura

MARZO – APRILE – MAGGIO 2024

Domenica 31 Marzo e Lunedì 1 Aprile 15.00-18.00

Tutte le Domeniche di Aprile e Maggio 15.00-18.00

Da Giovedì 25 Aprile a Domenica 5 Maggio TUTTI I GIORNI 15.00-18.00

GIUGNO 2024

Tutti i Sabati e le Domeniche 15.30-18.30

LUGLIO – AGOSTO 2024

Tutti i Sabati e le Domeniche di Luglio 15.30-18.30

Da Sabato 20 Luglio a Sabato 31 Agosto TUTTI I GIORNI 15.30-18.30

SETTEMBRE 2024

Da Domenica 1 a Domenica 8 TUTTI I GIORNI 15.30-18.30

DICEMBRE 2024

Da Domenica 8 tutte le Domeniche 15.00-18.00

Giovedì 26 Dicembre 15.00-18.00

Il Centro visite

MOSTRA “LE TIPOLOGIE FORESTALI DEL PARCO”

Il Centro visite del Parco Naturale delle Dolomiti Friulane sito a Forni di Sotto, è organizzato su due piani del fabbricato di fronte al municipio. L’esposizione accoglie materiali e reperti didattici al fine di divulgare la conoscenza della realtà naturalistica del Parco e più in generale del rapporto uomo-foresta. L’obiettivo è di permettere al visitatore di conoscere le peculiarità che rendono il territorio del Parco un ambito degno di essere protetto. La mostra del Centro Visite di Forni di Sotto rappresenta “al chiuso” l’ambiente forestale che è possibile ritrovare percorrendo i sentieri del Parco e più in particolare sviluppa ed illustra i seguenti argomenti:

  • le caratteristiche fisiologiche delle piante
  • le tipologie e specie forestali presenti all’interno del parco
  • i tipi di suolo
  • le tecniche di utilizzazione forestali passate e presenti

È inoltre disponibile per i visitatori un piccolo laboratorio didattico dotato di stereoscopi, una saletta per proiezioni e giochi interattivi.

Info e contatti
Il percorso didattico

Il percorso didattico presente all’interno del Centro Visite è organizzato in sezioni dedicate all’approfondimento dei diversi argomenti.

  • Sezione A: Un ufficio informazioni darà ogni indicazione utile relativa al territorio e alle strutture del Parco delle Dolomiti Friulane.
  • Sezione B: caratteristiche fisiologiche della pianta. Rappresentazione grafica delle funzioni fisiologiche della pianta con il percorso della linfa rappresentato con led luminosi.1
  • Sezione C: L’evoluzione della foresta – Schema evolutivo del bosco dal terreno nudo al bosco adulto
  • Sezione D: Le tipologie del bosco all’interno del Parco. Individuazione dei diversi tipi di piante presenti nel Parco e delle caratteristiche del suolo.
  • Sezione E: Le principali specie arboree presenti nel parco. Illustrazione dei tipi di esemplari arborei dei loro frutti e delle foglie
  • Sezione F: Attività didattica. Esposizione di sezioni di tronchi delle essenze prese in considerazione. Alcuni stereoscopi sono disponibili per osservare i reperti naturalistici.
  • Sezione G:: il rapporto uomo-foresta. Rappresenta graficamente il rapporto uomo-foresta dal quaternario ai giorni nostri
  • Sezione H: la gestione del bosco. Metodi attuali di gestione del bosco confrontati a quelli del passato.
  • Sezione I: Il lavoro dell’uomo nel bosco. Confronto tra le attrezzature in uso ai boscaioli di oggi e quelle di ieri.
  • Sezione L: I prodotti finiti del legno. Foto esplicative delle diverse possibilità di utilizzazione del legno: nell’edilizia, nell’arredamento, ecc.
  • Sezione M: giochi interattivi. Semplici giochi e proiezione di alcuni documentari per comprendere in modo pratico quanto descritto nella mostra.
Aspetti forestali

La distribuzione della vegetazione all’interno del Parco è influenzata oltre che dalle condizioni geomorfologiche anche dal clima e dall’azione termoregolatrice del non lontano mare Adriatico. In quest’area è verificabile il caratteristico abbassamento dei limiti altimetrici della vegetazione.
L’elevata piovosità, sommata allo scarso effetto-massa e all’orientamento trasversale delle catene montuose, determinano la discesa della vegetazione verso altitudini inferiori. In conseguenza delle diverse condizioni morfologiche ed ecologiche sul territorio del Parco troviamo soprassuoli forestali diversi, per composizione e struttura, con minore o maggiore attitudine produttiva.

Si ritrovano così boschi di produzione, adatti prevalentemente allo sfruttamento della massa legnosa, e boschi di protezione, con funzione soprattutto di difesa del suolo da situazioni di dissesto idrogeologico.
Schematizzando si possono distinguere le seguenti formazioni arboree:

  • I boschi termofili, costituiti da formazioni arboreo-arbustive di carpino nero e orniello;
  • Le pinete di pino nero e pino silvestre, presenti sulle pendici più acclivi degli ambienti difficili dei versanti ripidi a terreno meno evoluto esposto a sud
  • Le faggete, che sono i soprassuoli boschivi più diffusi all’interno del parco, costituiti prevalentemente da faggio favorito nel suo sviluppo dal clima locale.Si tratta di boschi che caratterizzano maggiormente il paesaggio e che rappresentano una risorsa importante per l’economia locale.
  • Le peccete, che sono i boschi dominati dall’abete rossocon presenza di abete bianco e faggio; si trovano nelle zone d’alta quota sui versanti a nord; nelle aree più accessibili, anche le peccete, come le faggete, rivestono un’importanza economica notevole.
  • I lariceti e le mughete sono formazioni forestali di alta quota che definiscono il limite superiore del bosco. Le mughete sono costituite dal Pino mugo, specie a portamento strisciante con elevata attitudine pioniera che ha colonizzato i detriti di falda e i ripidi pendii di montagna fino a formare veri e propri popolamenti forestali. In passato dalle mughete si estraeva il mugolio.